C’è il cielo azzurro sui tetti di Roma. E a camminare nelle vie semivuote, è un vociare sommesso e inquieto di occhi....

Bisogna che ci siano i profumi. Di fiori di campo e di erba. Bisogna che la frittata ancora calda sia custodita nel pane e nell’argento...

Non so perché abbiano scelto la mia casa. Il mio balconcino affacciato sulla valle.

Se mi avessero raccontato che, in tutta questa solitudine, sarebbe stata una scia invisibile dello stesso sangue...

Quando ritornerò, avrò occhi di notte per scorgere tra le ciglia il sorriso di labbra che non vedo. Quando ritornerò, possiederò orecchie...

Un Giano bifronte, chiamato virus, che ci denuda e ci rivela esseri di amore o di paura...

La casa in cui vivo è stata abitata fino alla morte da una delle donne più famose del paese. Era una donna di grande cuore.